19) CAMERA DI LIEVITAZIONE E FRIGORIFERO

La temperatura è l'unico agente atmosferico a determinare e modificare la velocità e il tempo di lievitazione di un impasto.

Nel processo produttivo è importante standardizzare tutte le fasi lavorazione adattandole alle proprie esigenze. Per fare ciò bisogna tenere costante la temperatura di lievitazione. Ci sono due modi: a temperature calde e temperature fredde.
Per la temperatura calda in genere si utilizzano delle celle di lievitazione tenute a temperatura ambiente (20° C) o più.
Per temperatura controllata a freddo, invece si intende generalmente con l'utilizzo del frigo si porta l'impasto a 5-6 °C.
In ambito professionale, come in quello casalingo, il frigo è il metodo di lavorazione più usato.

"Perché si utilizza il frigorifero?"

Semplice comodità. La vita di un impasto gestito a temperatura ambiente dura al massimo 18 ore.
Allungando la lavorazione per 24-48 ore si ha modo di avere un impasto pronto e duraturo per più tempo.

"Come posso in casa avere una temperatura controllata senza l'utilizzo del frigo?"

Ora vi spiegherò un metodo casalingo per creare una camera di lievitazione.
Sappiamo che un forno casalingo spento con la luce accesa mantiene una temperatura di 30° C.
Per migliorare la proliferazione dei lieviti, consiglio di aggiungere un pentolino con dell'acqua bollente, all'interno del forno.
L'ideale, sarebbe dare un primo sviluppo all'impasto per circa 2-3 ore (fino al raddoppio del volume dell'impasto) e poi rallentare la lievitazione in frigorifero.


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