6) TECNICHE DI LAVORAZIONE - L'IMPASTO

L'impasto è una delle fasi principali nella preparazione del pane e dei prodotti da forno, e da esso dipende circa l'80% delle caratteristiche del prodotto finito.


I due metodi di preparazione di un impasto più comuni sono:
- il metodo diretto, nel quale tutti gli ingredienti vengono impastati in un unica fase (farina, lievito, acqua, sale);
- il metodo indiretto che viene preparato con un preimpasto come biga o poolish (farina, lievito, acqua), che dopo una fermentazione viene reimpastato con gli altri ingredienti (altra farina, altra acqua e sale).

Dopo la formazione del glutine, l'impasto non deve subire ulteriore lavorazione.
Durante l'impastamento, gli enzimi della farina "alfamilasi" e "betamilasi" iniziano la scomposizione dell'amido (6-7% del totale) in zuccheri semplici (maltosio e destrine). L'alfamilasi scompongono l'amido in maltosio e le betamilasi le destrine in glucosio. Maltosio e glucosio sono nutrimento del lievito. Questa reazione avviene completamente dopo 5-6 ore.
Durante l'impasmento avviene anche la moltiplicazione delle cellule del lievito e dei batteri lattici dove avviene la prima fermentazione, generalmente in una fase chiamata puntata.
Durante la fermentazione si produce CO2, l'impasto aumenta di volume e diventa più spugnoso.
La fermentazione si divide in fermentazione alcoolica e fermentazione lattica.
Qualsiasi tipo di impasto si faccia, prima di impastare bisogna tener conto della temperatura di riscaldamento dell'impasto, la temperatura di un impasto, non deve superare in media i 24-26 °C. Se il processo di impastamento dovesse essere prolungato il riscaldamento eccessivo dell'impasto rovina la qualità del glutine, e aumenta lo sviluppo di un enzima chiamato proteasi che distrugge la maglia glutinica.

A seconda di come si lavora bisogna tener conto della temperatura di riscaldamento dell'impasto:
- a mano 1-3 gradi;
- impastatrice a forcella 3 gradi;
- impastatrice a braccia tuffanti 6 gradi;
- impastatrice a spirale o planetaria 9 gradi.

In linea di massima generale, in un impasto fatto a mano, si utilizza l'acqua non troppo fredda, per permettere l'attivazione completa del lievito.
Un impasto fatto con planetaria o con impastatrice a spirale, si utilizzerà l'acqua fredda di frigo per permettere la formazione completa del glutine senza riscaldare troppo l'impasto stesso.

Un impasto lavorato a temperatura ambiente, finisce il suo corso dopo 18 ore circa quando l'attiva dei lieviti inizia a diminuire.
Per comodità si tende ad utilizzare un impasto diretto a lunga fermentazione.

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