3) LE MATERIE PRIME - IL LIEVITO

Il lievito è l'insieme di un funghi unicellulari detti saccaromiceti, capaci di trasformare gli zuccheri in alcool etillico e anidride carbonica.


Conosciamo tre tipi di lievito:
- lievito compresso;
- lievito chimico;
- lievito madre;

e tre tipi di lievitazione:
- lievitazione fisica;
- lievitazione chimica;
- lievitazione biologica.

LIEVITAZIONE FISICA

La lievitazione fisica è dovuta all'aria inglobata durante l'impastamento e alla dilatazione delle bollicine d'aria contenute nell'impasto da parte del vapore acqueo durante la cottura. Si ottiene generalmente con un intenso lavoro meccanico.

LIEVITAZIONE CHIMICA

Avviene tramite l'utilizzo di agenti lievitanti come bicarbonato, o lievito chimico (composto da bicarbonato e cremor tartaro).
Grazie ad una reazione chimica che avviene a contatto con l'acqua, si ha una produzione di anidride carbonica che provoca un rigonfiamento del prodotto in cottura come per esempio alcuni biscotti, o torte.

LIEVITAZIONE BIOLOGICA

Avviene grazie all'azione dei lieviti che ne conferiscono la crescita e il caratteristico profumo.
Il lievito più comune e utilizzato è quello di birra. Lo si trova in panetti da 500 g per uso professionale e in panetti da 25 g per uso casalingo,
Esiste anche secco attivo, in forma di granuli o il secco istantaneo, in forma di particelle allungate.

Il lievito fresco di birra, può essere utilizzato subito.
Il lievito secco attivo, ha bisogno di essere attivato per una decina di minuti in acqua tiepida, in quanto è addormentato. La sua dose è la metà rispetto al lievito fresco.
Il lievito secco istantaneo invece può essere utilizzato senza essere attivato, ma il suo utilizzo sarà di circa 1/3 rispetto al lievito fresco.

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